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Castello di Rapsonné

Uno dei ruderi medievali più misteriosi della Terra dei Siculi si trova vicino a Parajd, sulla cima di una ripida collina ricoperta di foreste. I resti della fortezza conosciuta come Castello di Rapsonné si nascondono tra rocce di andesite – muri ricoperti di muschio, pietre affondate nel terreno e una cisterna artificiale raccontano il ruolo di un tempo di questa fortificazione. Sebbene le testimonianze storiche indichino che il castello fu costruito nel XIII secolo e probabilmente offrì rifugio agli abitanti locali durante le invasioni tartare, oggi è reso speciale soprattutto dalle leggende che lo circondano e dall'ambiente naturale incantato.

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Rapsonné vára
Il castello di Rapsonné - Foto: Orbán Balázs: A SZÉKELYFÖLD LEÍRÁSA

Storia e caratteristiche architettoniche

Il castello di Rapsonné era probabilmente una piccola fortezza con una torre interna, i cui resti delle mura sono ancora visibili sul lato nord. Il castello fu costruito con ogni probabilità come parte del sistema di difesa medievale, ma dopo un breve periodo di utilizzo fu abbandonato. Non essendoci sorgenti sulla cima della collina, fu realizzata una cisterna scavata nella roccia per raccogliere l'acqua piovana, indispensabile per la sopravvivenza locale. La particolarità delle rovine risiede proprio in questo: i segni della costruzione, che si fondono quasi completamente con l'ambiente circostante, disturbano appena il ritmo naturale della foresta.

Leggende su Rapsonné

Secondo la tradizione popolare, Rapsonné era una fata o una strega che, grazie ai suoi poteri soprannaturali, fece costruire il suo castello sulla cima della collina. La leggenda narra che, invece di muratori, un gatto nero e un gallo portarono i materiali da costruzione per il castello. Un'altra storia racconta che i fratelli di Rapsonné costruirono diversi castelli nei dintorni – come Tartód e Budvár – e la sera accendevano le candele contemporaneamente, mantenendo così il contatto tra di loro.

Un'altra famosa leggenda narra che Rapsonné andava a messa a Cluj – e non in modo ordinario. Grazie a un patto con il diavolo, fece costruire una strada magica attraverso le montagne fino alla città, dove appariva ogni domenica con una carrozza sfarzosa. Secondo la leggenda, il diavolo chiese in cambio l'oro della montagna di Praid e l'argento della valle, ma Rapsonné lo ingannò: fece costruire la strada, ma non consegnò mai i tesori.

La rosa di Rapsonné è un fiore speciale che, secondo gli abitanti del luogo, cresce solo nei dintorni del castello e si dice che sia stata piantata da Rapsonné stessa per rendere eterna la memoria della collina e della sua leggenda. Il fiore è piccolo, di una tonalità rosa tenue, e fiorisce raramente – si dice che chi lo vede avrà una fortuna particolare. Alcuni credono che il fiore si mostri solo a chi si avvicina alle rovine in silenzio e con rispetto.

Natura e visita sostenibile

Il castello di Rapsonné si trova in un ambiente naturale che emana una pace e una tranquillità uniche. Il sentiero che attraversa il pendio coperto di pini – il leggendario sentiero di Rapsonné – è percorribile a piedi e non è accessibile in auto. L'escursione è di difficoltà moderata, ma il carattere sacro del luogo e la quiete della natura valgono ogni passo. Nei pressi delle rovine non ci sono centri turistici, chioschi o infrastrutture costruite – ed è proprio questo a preservarne il fascino e l'integrità.

I visitatori, durante l'escursione, possono vivere un'esperienza autentica a contatto con la natura, esplorando a proprio ritmo le tracce del passato. Per garantire una visita sostenibile, è importante che tutti rimangano sui sentieri segnalati e non lascino tracce – né rifiuti né rumori. L'ecosistema intorno alle rovine è fragile, e durante le visite al mattino presto o al tramonto si possono apprezzare particolarmente i canti degli uccelli, i profumi e le luci della natura.

Accessibilità

Il castello di Rapsonné è raggiungibile a piedi da Praid. L'escursione parte nei pressi della chiesa riformata di Praid, seguendo un sentiero forestale in salita, per una passeggiata di circa 3 km di difficoltà media. Una parte del percorso segue il leggendario sentiero di Rapsonné, un sentiero lastricato di pietre ormai ricoperto dalla vegetazione, che conduce alla cresta rocciosa del castello. La durata dell'escursione, andata e ritorno, è di circa 2–2,5 ore; si consiglia di indossare scarpe da trekking adeguate.

Il luogo non è accessibile in auto, e per proteggere la natura e le rovine, l'intero percorso è percorribile solo a piedi. Non ci sono segnali, ma con l'aiuto degli abitanti locali o di guide escursionistiche il percorso è facilmente seguibile. La tranquillità e l'esperienza a contatto con la natura sono garantite – la visita non è solo un'escursione, ma una sorta di pellegrinaggio nel mondo del passato e dell'immaginazione.


Gruppo target

  • Viaggi scolastici
  • Famiglie con bambini più grandi
  • Programmi intergenerazionali
  • Gruppi di amici
  • Coppie

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