Kunágota

La storia affascinante di Kunágota risale all'epoca degli Avari, ma i suoi veri tesori sono le sepolture di cavalli del X secolo scoperte da Ferenc Móra nel 1926. La prima menzione documentata del villaggio risale al 1461, ma l'insediamento originale fu completamente distrutto dai Tartari nel 1596. Fu ripopolato nel 1844, quando coltivatori di tabacco si trasferirono qui sotto l'organizzazione della Camera Reale Ungherese. Il villaggio crebbe rapidamente e la coltivazione del tabacco divenne uno dei pilastri della sua economia, una tradizione ancora oggi riflessa nello stemma. La vita religiosa di Kunágota è arricchita da una storia unica: dopo che Padre Endre Bodnár costruì la chiesa cattolica, fu destituito dal vescovo. Tuttavia, la comunità locale era così legata a lui che gli offrì di tornare come pastore calvinista, promettendo di cambiare religione. Successivamente, fu costruita anche una chiesa calvinista a Kunágota. Tra i nativi famosi del villaggio ci sono il giocatore olimpico di pallanuoto Dénes Pócsik e il compositore Sándor Szokolay. Kunágota rimane culturalmente attiva ancora oggi, con eventi come le Giornate del Cavallo di Kunágota ad agosto e la tradizionale fiera di San Imre.